Il taglio della coda
Il benessere animale all’interno degli allevamenti di suini è condizionato in modo negativo da una situazione ostile, come il taglio della coda. La caudectomia è una pratica eseguita per evitare che la coda venga morsicata da parte di suini aggressivi, “stressati ed annoiati”.
Non è semplice comprendere le ragioni che spingono un suino ad addentare le code dei compagni di box. Si tratta di un comportamento anomalo compiuto come reazione allo stress o al disagio, dovuti certamente a fattori ambientali sfavorevoli al mantenimento del suo benessere.
In tale contesto, la criticità nella suinicoltura è relativa al fatto che la morsicatura della coda agevola la propagazione di infezioni, compromettendo la salute del suino e fomentando ulteriori atti di aggressione. È evidente che nei gruppi in cui la coda non è stata amputata, si verificano morsicature con più frequenza. L’unica soluzione sembrerebbe il taglio della coda o la levigatura dei denti ai suinetti durante i primi giorni di vita.
L’applicazione di ClassyFarm
Un obiettivo del sistema informativo ClassyFarm all’allevamento suinicolo è quello di prevenire la morsicatura della coda, evitandone l’amputazione e migliorando lo stato di salute dei suini.
Secondo i regolamenti europei e le direttive del Ministero della Salute italiano, la raccolta e la valutazione dei dati faciliterebbero l’utilizzo di pratiche alternative per evitare stress e dolore all’animale. Il rispetto delle norme di protezione dei suini in fatto di benessere e biosicurezza spetta all’allevatore, responsabile degli animali e il Veterinario Aziendale ne è il consulente.
La check-list relativa all’allevamento di suini, illustrata nel manuale “Linee guida per la prevenzione del taglio della coda nell’allevamento suino dallo svezzamento all’ingrasso” comprende tre aree di riferimento:
- Management aziendale: alcune operazioni svolte dagli addetti quotidianamente potrebbero provocare stress all’animale;
- Strutture ed attrezzature: una corretta condizione ambientale è associata alla capacità dei suini di adattarsi agli impianti;
- Animal-based measures: gli indicatori di benessere sono misurabili direttamente sull’animale.
Gli elementi di verifica
Nelle check-list relative ai suini, per prima cosa, si valuta la presenza di materiale per l’esplorazione e la manipolazione all’interno degli stabilimenti e dei box, che consente ai suini di perlustrare l’ambiente circostante. La mancanza di tale materiale potrebbe condurre il suino ad un cambiamento comportamentale insolito, come l’aggressività nei confronti dei suoi compagni. Tuttavia, materiali non idonei, tossici o appuntiti possono essere nocivi per gli animali, condizionandone la salute: in questo caso il valutatore deve controllare la qualità, l’accessibilità e la pulizia di tale materiale.
In secondo luogo, “i locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni suino di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire se stesso senza difficoltà e di avere una zona pulita e asciutta per il riposo. […] I suini, abitualmente, utilizzano aree separate per sdraiarsi e urinare e/o defecare, tranne quando sono stressati dalla temperatura, malattie, alte concentrazioni di gas nocivi, ventilazione non ottimale, quando la disponibilità di spazio nel sistema di stabulazione non è sufficiente, oppure quando il suddetto sistema è progettato o gestito in maniera poco accurata.” (Rif. Linee guida per la prevenzione del taglio della coda).
Evitare lo stress
Per un certo numero di suini nello stabilimento, viene considerata la presenza di materia fecale sul corpo: la situazione ottimale si raggiunge quando la superficie del corpo imbrattata non supera il 20%. La carenza di pulizia facilita la propagazione di malattie infettive anche agli altri animali.
Per evitare lo stress e, di conseguenza, la morsicatura della coda, è importante far accedere i suini al cibo e all’abbeveratoio senza impedimenti e fornire loro perlomeno una razione giornaliera. Ottimale sarebbe una distribuzione individuale del pasto, situazione tuttavia impensabile per gli allevamenti intensivi con più capi.
Di rilevanza non secondaria è la formazione degli addetti, che svolgono operazioni di alimentazione e cura degli animali, dello stabilimento e degli ambienti. In quanto responsabili, devono sorvegliare gli animali per assicurarsi che non ci siano lesioni o atteggiamenti insoliti. Se l’addetto dovesse trovare delle lesioni, deve trasportare all’istante il suino in infermeria per le cure.
La sicurezza alimentare
La pratica del taglio della coda, così come la castrazione e la levigatura dei denti, è applicabile ai suinetti durante i primi giorni di vita. Al fine di ridurre queste abitudini negli allevamenti e risolvere il problema della morsicatura, si sta cercando di giungere all’adozione di metodi alternativi, tra cui inserire piccoli gruppi di animali nei box ed incrementare il loro benessere.
Inoltre, il sistema sottintende anche una questione economica: i medicinali veterinari e le cure per il suino leso, l’arricchimento dell’ambiente con materiale di manipolazione, la modernizzazione e la regolarizzazione delle strutture implicano un investimento finanziario. Tuttavia, è importante far comprendere all’operatore che un animale sano, in condizioni igienico-sanitarie ottimali, non ha bisogno di medicinali specifici e di conseguenza i costi si riducono in misura notevole.
Il mantenimento del benessere dell’allevamento rappresenta quindi una spesa per l’allevatore, ma comporta un guadagno in fatto di sicurezza alimentare, indispensabile per la produzione di carne, salumi e insaccati di qualità, creando un circolo virtuoso di beneficio salutare ed economico per tutti i soggetti coinvolti.