La Direzione Generale della Sanità Animale ha fornito ulteriori spiegazioni per quanto riguarda la gestione della valutazione insufficiente all’interno dell’allevamento di suini.
In data 24 settembre 2019, il Ministero della Salute ha emanato una circolare esplicativa riportante i chiarimenti sulle modalità di attuazione per il Piano nazionale di miglioramento dell’applicazione del D. Lgs. 122/2011.
Il Piano afferma che:
“In tutti gli allevamenti in cui si allevano suini da svezzamento o ingrasso e in quelli da riproduzione che svezzano suinetti (esclusi quelli da autoconsumo), viene effettuata una valutazione del rischio, da parte del veterinario in base a tre livelli: insufficiente, migliorabile e ottimale”.
Secondo tali chiarimenti, nel caso di valutazione insufficiente, ci sono le seguenti possibilità.
Insufficienza risolta entro il 30 giugno 2019
Se le situazioni valutate con insufficienza sono state risolte, il veterinario deve entrare nuovamente nel sistema ClassyFarm e inserire una nuova autovalutazione, almeno migliorabile.
Gli allevamenti in tale situazione possono introdurre entro la data ultima del primo gennaio 2020, piccoli gruppi di suinetti con coda integra, ponendo maggiore attenzione a eventuali manifestazioni di aggressività e al mantenimento del benessere animale e avendo cura di passare dal livello migliorabile al livello ottimale.
Insufficienza NON risolta entro il 30 giugno 2019
Se l’insufficienza non è stata risolta entro il 30 giugno 2019, il veterinario dovrà entrare nuovamente nel sistema ClassyFarm e inserire le misure correttive con cronoprogramma sui tempi necessari per l’adeguamento. Allo scadere di tale tempo, sarà necessaria una nuova autovalutazione ed un eventuale aggiornamento del cronoprogramma.
Ulteriori chiarimenti
La nota ministeriale riporta inoltre dei chiarimenti riguardo la valutazione del requisito nr. 13 – Materiale per esplorazione e manipolazione – e la procedura per l’inserimento delle integrazioni, correzioni o cronoprogramma nei questionari già effettuati.